- CHI SIAMO
- Associati Ora
-
Abbonamento regalo
- Eventi
- Programmi
- Collaborazioni
- Cultura
- Supporto
-
Negozio
- Notizie
CLOSE- Chi siamo
- Associare
- Viaggi
- Eventi
- Programmi
- Collaborazioni
- Cultura
- Supporto
- Notizie
- Shop
- Contatto
Dichiarazione ufficiale sulla scomparsa del cantante e conduttore televisivo al AlbertsPER IL RILASCIO IMMEDIATO
Contatto: Elissa Ruffino (NIAF) 202/939-3106 o elissa@niaf.org
DICHIARAZIONE UFFICIALE SULLA SCOMPARSA DEL CANTANTE E CONDUTTORE TELEVISIVO AL ALBERTS
Attributo al Presidente della National Italian American Foundation (NIAF) Joseph Del Raso, Esq. e il vicepresidente senior Matthew DiDomenico, Sr.
A nome del consiglio di amministrazione della National Italian American Foundation, siamo profondamente addolorati per la morte di Al Alberts, una leggenda italo-americana, che si è spento venerdì nella sua casa di Arcadia, in Florida, dopo complicazioni dovute a insufficienza renale.
Una leggenda televisiva locale di Filadelfia, Alberts è diventato famoso negli anni ’50 come uno dei fondatori di “The Four Aces” con successi che includono “Three Coins in the Fountain”, “Stranger in Paradise” e “Love Is a Many Splendored Thing”. ” Nel 1968 ha avviato un programma televisivo con la moglie Stella Zippi dal titolo “Al Alberts’ Showcase” che ha caratterizzato un panel di bambini del posto. Ha anche contribuito a lanciare le carriere di artisti tra cui Teddy Pendergrass, Sister Sledge e Jarrod Spector.
Conosciuto come “Zio Al” dai Filadelfi, Alberts è nato Al Albertini a Chester, in Pennsylvania. Si è laureato alla South Philadelphia High School ed è andato alla Temple University.
Su una nota personale, Al era un grande intrattenitore che amava i giovani americani e metteva in mostra i loro numerosi talenti. Il suo enorme cuore e il suo sorriso ispiratore saranno ricordati per decenni qui a Filadelfia.
Washington, D.C.
2 dicembre 2009La National Italian American Foundation (NIAF) è un’organizzazione senza scopo di lucro con sede a Washington, DC, dedicata a preservare il patrimonio degli italoamericani. Visita www.niaf.org.